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Intervista a ELVIRA TARSITANO: PUGLIA MOTORE DEL CAMBIAMENTO. A cura di GIUSEPPE FUMAI

Rilasciata alla testata INSIEME per la Puglia - giornale online del PD Puglia - Numero 07 - Marzo 2024

Intervista a ELVIRA TARSITANO: PUGLIA MOTORE DEL CAMBIAMENTO. A cura di GIUSEPPE FUMAI

Come vedi l’evoluzione del concetto di genere nel contesto italiano e quali sfide rimangono per raggiungere una maggiore parità?

È chiaro che, se più della metà della popolazione non è rappre sentato nelle Istituzioni, questo costituisce un problema assai grave per una democrazia che si basa sulla rappresentanza. Le decisioni che vengono pre- se per tutti, in realtà sono prese in assenza di una parte, che è poi in realtà una maggioranza, i cui bisogni, interessi, cultura e punti di vista sono differenti. Tale de cit di democrazia si fa ancora più grave se si considera il ruolo sempre più attivo delle donne nell’economia, nella società, nelle professioni. Il cambiamento culturale deve riguardare anche l’accesso e la partecipazione delle donne alla vita politica ed istituzionale, per- ché non ci si rivolga a loro solo per riempire le caselle riservate alle donne dalle norme antidiscriminatorie. L’assenza delle donne è in contrapposizione con una politica “nuova” fatta di relazioni interpersonali, plurime che permettano lo scambio di esperienze e contributi compre- si quelli delle donne. Una politica strutturata come una rete di nodi, in cui tutti si sentano rispettati e considerati. Questa è la politica che mi piacerebbe avere.

Quali iniziative pensi siano necessarie per promuovere l’uguaglianza di genere?
Risulta fondamentale l’introduzione di una policy di genere e la valutazione di impatto di genere, che deve diventare prassi ordinaria nella fase progettuale di qualsiasi iniziativa legislativa, linea di indirizzo strategico, progetto di programma attraverso anche un piano per la parità di genere. Inoltre, occorre una valutazione e monitoraggio in sede di progettazione, in itinere e alla conclusione dell’impatto di genere in tutti i progetti, a tutti i livelli e che sia in linea con la gender equality strategy della Commissione Europea che prevede quattro azioni prioritarie: il sostegno alla rappresentanza e alla leadership femminile a tutti i livelli; accesso ai servizi; l’accesso al mondo del lavoro con pari trattamento retributivo; il contrasto a tutte le forme di violenza di genere per il raggiungimento del Goal5 dell’Agenda 2030 con utilizzo di idonei indicatori alfine di misurare adeguatamente gli effetti.

Quali sono le principali sfide che la Puglia deve affrontare per allinearsi agli obiettivi di sostenibilità indicati dall’agenda 2030?
La Regione Puglia ha avviato il proprio processo di definizione della strategia regionale di sviluppo sostenibile e attraverso il forum regionale per lo sviluppo sostenibile, ha definito le modalità di coinvolgimento degli enti locali e della società civile con l’obiettivo di promuovere, dentro e fuori le comunità, una solida educazione ambientale e alla sostenibilità. Una vera e propria learning community, un luogo in cui si favorisce la diffusione degli apprendimenti fuori dai confini tradizionali, riconoscendo la condivisione della conoscenza come valore fondante per generare visioni partecipate a tutela dell’ambiente e della sostenibilità. Ogni Paese, Regione deve impegnarsi oltre che a definire, attuare la propria strategia di sviluppo sostenibile che consenta di raggiungere gli SDGs con un impegno forte di tutte le istituzioni e delle donne e degli uomini di questo pianeta. Inoltre, un passo importante in questa direzione sarebbe approvare la proposta di legge «Disposizioni in materia di Bioeconomia» presentata da parte del Gruppo consiliare PD in Regione.

Quali temi o priorità dovrebbero essere al centro del dibattito durante le prossime elezioni europee?

Un approccio integrato per affrontare le s de ecologica, ambientale, energetica, alimentare e delle risorse naturali che l’Europa e il mondo si trovano ad affrontare come definito dalle diverse strategie. L’obiettivo è di spianare la strada a una società più innovativa, efficiente e cooperativa che riconcilia la sicurezza alimentare con l’uso sostenibile di fonti rinnovabili a fini industriali, garantendo al tempo stesso la protezione dell’ambiente. Per esempio, un’economia basata sulla prospettiva della sostituzione delle risorse, secondo l’Unione Europea, ha il potenziale per creare almeno un milione di posti di lavoro entro il 2030. Realizzare una bioeconomia circolare e sostenibile farà in modo che la nostra prosperità economica e lo stato di salute del nostro ambiente si rafforzino vicendevolmente. Regioni come la Puglia possono assumere un ruolo strategico determinante nella transizione dell’Europa intera verso un’economia circolare ed energetica, poiché dispongono di competenze e responsabilità in termini di regolamentazione necessarie, oltre alle conoscenze e all’esperienza sui territori, in grado di definire obiettivi realistici, da perseguire su scala territoriale differenziata. Il tema della sostenibilità è una grandissima s da che si affronta con visione, determinazione ed equilibrio.

Qual è lo stato di salute del Partito Democratico in provincia di Bari?
La grande partecipazione popolare delle primarie aperte dello scorso anno ha ridato ossigeno al PD e consegnato una chiara richiesta di innovazione e di riconnessione con la società civile. Oltre 7mila votanti a Bari città e 25mila in provincia di Bari, che hanno dato fiducia a Elly Schlein e al suo programma che mette al centro dell’agenda politica le persone e il pianeta, è il segnale di una ampia comunità democratica e di sinistra che chiede un cambiamento del PD, che non può essere identificato principalmente o solo come partito di amministratori ed eletti nelle istituzioni, ma come una comunità di donne, uomini e giovani di un centrosinistra, ecologista, antifascista, femminista, che partecipa e decide. In un’ottica costruttiva, è il momento di seguire questo segnale enorme che pone una domanda di rinnovamento inequivocabile e dare ai territori, all’assemblee degli iscritti il giusto valore e favorire l’apertura delle sedi locali dei circoli, all’intera cittadinanza per riconnettere il PD alla società civile e favorire il riavvicinamento di quegli elettori che per anni si sono collocati fuori dal PD e con i quali è opportuno oggi continuare a dialogare per la crescita del nostro partito.

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